martedì 14 aprile 2009

Costi e criteri per allargare la casa



11 aprile 2009



In orizzontale, in verticale, a chiusura di verande e balconi oppure sotto terra. Sono diverse le soluzioni possibili per ampliare la propria abitazione, in linea con quanto previsto dal Piano casa del governo, e le proposte presenti sul mercato ruotano intorno a due parole d'ordine: sicurezza ed efficienza energetica.

Diretti interessati sono i proprietari di villette mono e bi-familiari, piccole costruzioni di dimensioni non superiori ai mille metri cubi (corrispondenti a circa 300 metri quadrati), a patto che i progetti non alterino lo stile originario dell'abitazione. Per queste case l'ultima bozza del decreto legge approvata dalla Conferenza Stato Regioni – in attesa che il testo venga rivisto alla luce del terremoto in Abruzzo introducendo l'obbligo di particolari norme antisismiche – prevede ampliamenti volumetrici fino al 20%, per un massimo di 200 metri cubi (circa 60 metri quadri). «Per mantenere inalterato lo stile dell'abitazione – spiega l'ingegner Nicola Massaro, responsabile dell'ufficio tecnico dell'Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) – basterà riprenderne gli stessi materiali e tecnologie della struttura portante. La maggior parte delle abitazioni sono fatte in muratura, tuttavia è possibile applicare un mix di soluzioni tecnologiche per migliorare le performance di efficienza energetica, ad esempio lavorando sui materiali, sullo spessore delle pareti, applicando cappotti isolanti oppure intervenendo sulla serramentistica. Evitare dispersioni energetiche potrebbe esser un buon motivo per fare interventi energetici su tutta la casa». In caso di un ampliamento in orizzontale a piano terra (cioè con l'aggiunta di un blocco laterale) l'isolamento termico potrebbe essere ottenuto con l'utilizzo di materiali particolari come il laterizio Climablock, ideato da Pontarolo Srl. «Il mattone – spiega Valerio Pontarolo, fondatore del l'azienda – è realizzato con materiale altamente isolante e funge da involucro. Una volta posato, quindi, viene riempito con materiale isolante differenziandosi cioè dai metodi tradizionali che vedono prima la posa dei mattoni e successivamente l'applicazione su di essi di pannelli isolanti. Con questo sistema l'abbattimento acustico è di 53 decibel e la trasmittanza – ndr per l'isolamento termico – di 0,14, contro lo 0,39 minimo imposto dalla legge. Questa tipologia di intervento richiederebbe circa un mese di tempo».

Diverso il caso in cui si voglia ampliare una villetta con pietre a vista, tipiche ad esempio di un casolare toscano. «Il nuovo blocco va costruito accanto all'edificio preesistente, non vi si deve appoggiare per via della normativa antismica – spiega Claudio Maggini, fondatore dell'omonima impresa edile aretina –. Per garantire l'oscillazione è previsto un giunto di dilatazione tra le due strutture di circa 5-6 centimetri, reso poi invisibile dagli intonaci. In pratica è come costruire una nuova struttura. Occorrono le fondamenta in calcestruzzo, che per 20 metri quadri devono essere di circa 30x80 centimetri. I muri portanti saranno realizzati in cotto oppure argilla e malta con cemento armato, rifiniti con pietre a vista. Se si prevedono anche i solai in legno i costi oscillano intorno ai 2.600 euro al metro quadro e, per portare a termine il lavoro, servirebbe circa un mese e mezzo». Più problematica l'ipotesi di una sopraelevazione o di una copertura dei balconi: in questo caso occorre fare i conti con il peso che si va a caricare sulla struttura originale e verificare se quest'ultima è in grado di supportarlo. Una veranda di circa 10 metri quadri, ad esempio, realizzata con il laterizio Climablock (più leggero rispetto alla media) può arrivare a pesare 13 tonnellate in più, l'equivalente di circa 10 suv.

Per chi possiede un seminterrato non mancano le occasioni. «Per ampliare una cantina di 15 metri quadri – spiega Alessandro Marata, presidente dell'Ordine degli architetti di Bologna – basterà apporre, dopo l'opera di scavatura dei drenaggi, i muri di sostegno normalmente in cemento armato di nuova generazione, applicando delle guaine impermeabilizzanti che isolano dall'umidità. Il locale dovrà poi essere dotato di una finestra che garantisca un'adeguata aereazione».

In pratica, conclude l'ingegner Massaro dell'Ance, «per una casa di 100 metri quadri, l'ampliamento massimo consentito, cioè al massimo di una stanza, potrebbe costare circa 24mila euro che potrebbero arrivare anche a 30mila se nel nuovo spazio si intende ricavare anche un bagno»