Se l'amministratore di condominio
fa sparire i soldi delle bollette
Già diversi episodi in città; gli avvocati degli inquilini riescono a impedire il distacco della fornitura di gas
di Valerio Varesi
I proprietari sono già ricorsi agli avvocati che hanno scongiurato l’interruzione della fornitura e avviato un iter che prevede la convocazione di un’assemblea oltre alla revoca dell’incarico all’a mministratore infedele con nomina di un sostituto, mentre una querela sarà presentata a breve. Nel caso dei dieci condomini amministrati da M. M., la vicenda è di pochi giorni fa (in alcuni stabili non veniva pagato il gas dal maggio 2008), ma per quel che riguarda il palazzo di via Battindarno (100 mila euro di buco) sono già arrivate le ingiunzioni di pagamento dalla ditta edile che ha curato la ristrutturazione della facciata con gli inquilini chiamati a pagare due volte il lavoro. Gli avvocati che li tutelano hanno comunque presentato opposizione al provvedimento. Per ciò che concerne il condominio di via Altobelli, l’amministratore M. T. ha tentato di limitare i danni pagando 34 mila euro a Hera alla fine di aprile (rispetto a un debito di 56 mila) il giorno stesso in cui gli inquilini (23 famiglie) hanno incontrato l’avvocato. Non è bastato a fermare l’azione legale visto che l’amministratore aveva lasciato da pagare anche circa 60 mila euro tra fornitori, imprese e pulizia scale.
Siccome i movimenti bancari hanno accertato che sono stati spostati soldi da un condominio all’altro, partiranno anche azioni di risarcimento nei confronti di quegli stabili le cui spese sono state pagate con denaro altrui all’insaputa degli inquilini. In tutti i casi gli amministratori infedeli hanno usato lo stesso sistema: spostare soldi da un conto condominiale all’altro coprendo le spese di volta in volta e prelevando arbitrariamente soldi fino a determinare un vero e proprio crack nei bilanci di palazzi che hanno un giro d’affari di migliaia di euro all’anno.
(11 giugno 2009)