Milano inaugura il primo social housing in legno
Il
complesso in zona San Siro si compone di 123 alloggi, costruiti con la
tecnica Xlam, assegnati ad affitto calmierato, canone sociale e patto di
futura vendita. E con una filosofia vicina al co-housing
Case in classe A e low cost, realizzate in legno e cartongesso e con
l'obiettivo di favorire l'integrazione e la condivisione. E' stato
inaugurato sabato 16 novembre il complesso residenziale “Cenni di
Cambiamento” che, situato a Milano in zona San Siro (in via Cenni, per
l'appunto) è di fatti il primo progetto di social housing realizzato in
Europa con struture portanti in legno.
123 ALLOGGI A CANONE CALMIERATO, SOCIALE E CON PATTO DI FUTURO ACQUISTO.
Il progetto, firmato dall'architetto fiorentino Fabrizio Rossi Prodi,
gestito da Fondazione Housing Sociale e di proprietà di Polaris
Investment Italia, è formato da quattro torri di nove piani, per un
totale di 123 alloggi. Circa il 40% degli alloggi sono stati assegnati
ad affitto calmierato (il canone di un appartamento di circa 70 mq è di
450 euro); il 10% a canone sociale; il 40% in affitto con patto di
futuro acquisto; una quindicina di alloggi concessi a realtà del terzo
settore o messi a bando dalla Fondazione Cariplo (che partecipa in Fhs);
e i restanti 5 sono stati riservati a un progetto dedicato alla
promozione dell'autonomia abitativa dei giovani, gestito dalla
cooperativa sociale Dar=Casa, la stessa che si occupa della gestione
sociale con una sede all'interno del condominio.
MOLTI SPAZI IN COMUNE. Gli inquilini saranno infatti
affiancati da un "gestore sociale", che li aiuterà a imparare come
governare i progetti per gli spazi comuni, piuttosto ampi. La
peculiarità di via Cenni non riguarda solo l'innovazione del progetto
architettonico, ma anche la filosofia che lo ispira, molto vicina a
quella co-abitare. Oltre ad una piazza di raccordo (che ricorda una
scacchiera), che potrà essere utilizzata per varie iniziative, compresi
concerti, anche perché vi confluisce una grande scalinata che può
fungere da “spalto”, trovano spazio un campo di mini basket, un parco
giochi per bambini e, al secondo piano, sui terrazzi, alcuni orti
condominiali. Ma gli spazi in comune non si limitano a quelli esterni.
All'interno del complesso sono stati riservati dei locali da condividere
e che, oltre alla zona lavanderia, non hanno una precisa destinazione,
perché saranno gli stessi condomini a scegliere come usarli di volta in
volta. I piani terreni sono invece stati destinati a spazi commerciali,
da 75 metri quadrati.
TECNICA XLAM. La struttura degli edifici, da un punto
di vista tecnico, è formata da pannelli massicci di legno incollato a
strati incrociati, detti Xlam. Pareti e solette in Xlam formano una
struttura scatolare molto robusta, che permette di rinunciare
all'impiego di pilastri di cemento armato. I pannell, riferiscono i
progettisti,i provengono dalle foreste certificate dell'Austria, che
vengono gestite in modo da assicurare una costante crescita del
patrimonio boschivo. Le pareti in Xlam, inoltre, abbattono la
dispersione di calore d'inverno e proteggono dal caldo in estate,
consentendo così notevoli risparmi energetici.