Il
Governo preme: riforma del condominio definitiva entro la settimana. Il
sottosegretario alla Giustizia, Salvatore Mazzamuto, che oggi è in
Commissione, dice che «dovrebbe passare senza modifiche, altrimenti
tornerebbe alla Camera e il rischio di non farcela entro la fine della
legislatura è altissimo. Tra poco arriva la legge di stabilità e allora
il condominio slitterebbe in fondo. Quindi mi batterò perché venga
approvato così com'è».
APPROFONDIMENTI
Certo qualche modifica, non
foss'altro di natura formale, per consentire un'entrata in vigore a
pieno ritmo (in ogni caso a sei mesi dall'approvazione definitiva)
andrebbe fatta. Nei convegni sulla riforma svoltisi al Made Expo di
Milano, alla presenza dei presidenti di cinque associazioni di
amministratori condominiali, è emersa la disponibilità della categoria e
anche il parziale apprezzamento per lo sforzo legislativo (l'unica
bocciatura senza appello viene da Rosario Calabrese, presidente
dell'Unai) ma anche la necessità di qualche correttivo. A cominciare
dalla formazione, che viene richiesta (quanto meno per chi entrerà in
futuro nella professione) ma senza specificare chi la dovrà dare.
Poi c'è la strana equiparazione tra
condomini e inquilini delle case popolari sulla nomina
dell'amministratore: questo può avvenire solo quando c'è stata almeno
una vendita, ma in questo caso vige la normale disciplina del
condominio, e sembra impossibile applicarla quando c'è un unico
proprietario. E anche la richiesta del decreto ingiuntivo, trascorsi sei
mesi dalla chiusura dell'esercizio, anziché dall'approvazione del
consuntivo, sarà foriera di complicazioni. Poi ci sono maggioranze più
pesanti per approvare delibere che oggi ne richiedono di meno
impegnative, come per il risparmio energetico e la rimozione delle
barriere architettoniche: ma qui, ha spiegato Lino Duilio, presentatore
di uno dei Ddl confluiti nella riforma, non è stata una svista ma una
scelta, magari non condivisibile.
I rilievi delle associazioni di
amministratori e proprietari si incentrano soprattutto sul recepimento
di alcune sentenze di Cassazione (sulle tabelle millesimali, sul
distacco dall'impianto centralizzato di riscaldamento e sull'obbligo per
il creditore di escutere prima i condomini morosi), in genere definito
pleonastico e di difficile attuazione.
Comunque, dalle numerose novità in arrivo (si veda la scheda qui a fianco) qualche semplificazione verrà, e per questo il Governo tiene all'approvazione, senza escludere correzioni in un secondo momento.
Comunque, dalle numerose novità in arrivo (si veda la scheda qui a fianco) qualche semplificazione verrà, e per questo il Governo tiene all'approvazione, senza escludere correzioni in un secondo momento.
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